Il secondo giorno sarà molto impegnativo, gambe in spalla prima tappa Cala Rossa. Prima di arrivare passiamo dalle cave di tufo a cielo aperto, la cui estrazione è stata un attività economica fondamentale per la popolazione dell’ isola fin da epoca remota. Una caratteristica delle cave di Favignana sono i grandi pilastri di tufo che venivano scavati durante l’estrazione e che svettano imponenti in molte zone dell’ isola. Finalmente arriviamo nella famosa Cala Rossa con la curiosità di scoprire se merita il primato di spiaggia più bella d’Italia che le è stato conferito da Skyscanner nel 2015. Il nome di questa Cala deriva dalla leggenda secondo cui durante le guerre puniche il mare si colorò del rosso del sangue dei numerosi caduti nelle battaglie.
Appena arrivati non rimaniamo delusi, Cala Rossa è una scogliera a strapiombo sul mare, circondata da cave di tufo e con i caratteristici grandi pilastri che si ergono dal mare, che vi lascerà senza fiato! . Già guardando dal promontorio il paesaggio incantevole, con il mare turchese e Levanzo che si scorge in lontananza, capiamo perché sia stata nominata spiaggia più bella d’ Italia. La discesa a mare è un po’ impervia, ma una volta immersi nel mare caraibico di questa cala la vostra fatica sarà ripagata!
Prossima tappa il Bue Marino. Premesso che tutta la costa dell’ isola è uno spettacolo di mare piatto e turchese, il Bue Marino è una scogliera le cui pareti nascondono le grotte e cunicoli scavati dall’ uomo per estrarre il tufo, sono presenti anche degli scivoli con i quali si caricava il tufo estratto nelle barche per il trasporto via mare. Il nome di questa scogliera deriva dalla presenza, in passato, di molti esemplari di foca monaca. Il mare blu intenso striato di turchese non vi deluderà, anche se la discesa a mare è un po’ accidentata, ma la scogliera è liscia e sdraiarsi è un piacere.
Proseguiamo con le bici fino a Cala Azzurra. Inutile dire che il nome di questa cala già dice tutto sulla bellezza del suo mare, ma la piccola spiaggia con il mare piatto e azzurro è super affollatala e meta più gettonata dell’isola. Ad agosto è praticamente impossibile trovare un lembo di spiaggia per poter stendere la propria stuoia, per questo motivo le lasciamo arrotolate e facciamo un bagno veloce per godere delle sue acque trasparenti tra la folla. Un po’ infastiditi dalla confusione, torniamo di corsa alle bici.
Sazi di cotanta bellezza torniamo in villetta e ci prepariamo per la serata, si va in centro a mangiare il tonno di Favignana e la pasta con la bottarga, piatti tipici della zona. In giro per il centro ci sono tanti ristoranti per tutti i gusti e le tasche, mentre nella piazza centrale, Piazza Matrice, stasera c’è un gruppo che suona musica dal vivo. Passeggiando per il centro, inoltre, notiamo il carcere, edificato intorno al castello di San Giacomo, le cui celle sono costruite a 10 metri sotto il livello del mare!
Scopri l’ itinerario del terzo giorno nella prossima pagina
Ci sono stata solo per una giornata quest’estate, mi hai fatto venire i brividi! Grazie!
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Grazie a te per essere passata dal mio blog! Di Favignana cosa dire…..mi ha rubato il cuore!
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Io ho avuto il piacere di assaporarla solo con un giro in trenino! Prima o poi ci torno, giuro!
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Favignana è un isola che ti rapisce… I suoi colori, I suoi profumi e il calore della gente
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È vero… è unica😍
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