Caraibi?No, parto per Favignana!

Terzo giorno si sale dal mare alla montagna prossima tappa il monte Santa Caterina, nella cui cima, a 300 m di altezza, è situata un’ antica fortezza. Il monte è visibile da ogni angolo dell’ isola e di sera crea un paesaggio suggestivo, poiché la fortezza omonima e il sentiero per arrivarci sono illuminati.

Vista dal porto del Monte Santa Caterina

Calcoliamo i tempi per arrivare in cima e goderci il tramonto da una visuale diversa e partiamo per la nostra scalata, lasciando le bici ai piedi del monte. Tutto il sentiero è costituito da scalini ed è illuminato fino alla cima. Passeggiando con tranquillità e riposandoci di tanto in tanto, impieghiamo circa un’ ora ad arrivare alla vetta.

Scalinata per la Fortezza di Santa Caterina

Mentre saliamo è visibile tutta l’isola che mostra la su forma a farfalla.

Finalmente  arriviamo in cima stanchi e accaldati e iniziamo a perlustrare la fortezza costruita intorno a preesistenti torri Saracene in periodo normanno e trasformata dal XVII secolo in carcere.

Il nome della fortezza deriva dalla cappella che fu costruita al suo interno dai normanni, dedicata appunto a Santa Caterina, oggi, purtroppo, il castello è in rovina e ben poco accessibile, ma comunque siamo arrivati giusto in tempo per ammirare dalle rovine il sole che inizia a  tuffarsi nel mare immobile, fra le isole di Marettimo e Levanzo. Grazie all’ultima luce del giorno e prima che si faccia completamente buio, ci accingiamo a scendere. La passeggiata di ritorno, inutile dirlo, è molto più piacevole e veloce e sullo sfondo le luci della sera iniziano a illuminare tutta l’isola.

Ultima mattinata sull’ isola, cerchiamo al porto una barca che ci porti nelle grotte di Favignana e troviamo una piccola imbarcazione che per un’ora ci farà scoprire le bellezze della costa. Prima tappa la Grotta Azzurra.

Grazie alla piccola barca entriamo, rannicchiandoci, nella minuscola grotta e restiamo incantati dalla bellezza delle sue acque blu cobalto da cui deriva il nome della grotta stessa. Usciamo e ci dirigiamo verso la Grotta degli innamorati il cui nome deriva dalla particolare forma della parete rocciosa al suo interno, divisa in due pilastri (gli innamorati) il cui colore sfuma dal giallo a viola.

Come ultima tappa arriviamo nella Grotta dei sospiri, il cui nome deriva dai rumori che d’inverno si sentono al suo interno. Appena entrati, a nuoto, ci dirigiamo verso l’interno della montagna, le sue rocce viola sommerse dal mare creano una moltitudine di colori e da un grande buco nella parete si intravedono il cielo blu e il dorso della montagna.

Grotta dei Sospiri

Torniamo in barca e ci accingiamo a rientrare in porto per prendere l’aliscafo diretto a Trapani. Durante il nostro ritorno al porticciolo, vediamo dal mare una della più antiche tonnare del mediterraneo, l’ ex Stabilimento Florio, bellissimo dal punto di vista architettonico con i suoi grandi archi. L’attività della tonnara si è protratta fino agli anni 70 ed oggi, dopo il restauro, è stata trasformata in museo e aperta al pubblico. Troverete ogni informazione sul museo in questi link: Ex Stabilimento Florio della tonnara di Favignana ,EX STABILIMENTO FLORIO DELLE TONNARE DI FAVIGNANA E FORMICA 

Ex Stabilimento Florio tonnara di Favignana

Tornati in porto restiamo in attesa dell’arrivo dell’aliscafo che ci riporterà a Trapani. Salutiamo per l’ ultima volta i Caraibi del Mediterraneo, con la promessa di tornare a tuffarci nelle sue acque cristalline al più presto.

Dai un’ occhiata agli altri itinerari in giro per la Sicilia :

Ognina di Siracusa,dove il sole e il mare sono protagonisti.

Un giorno a Cefalù sul set di Nuovo Cinema Paradiso.

Gole dell’ Alcantara. Il canyon di lava.

Isole Eolie,la dimora del Dio del Vento.Vulcano.

L’ abbagliante Scala dei Turchi.

Pagine: 1 2 3